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Almaviva Milano: “Per licenziare ci trasferiscono a Cosenza”

Almaviva Milano, monta la rabbia per i trasferimenti

Con un referendum i lavoratori rifiutano l’accordo. E l’azienda invia 65 lettere di spostamento a Cosenza. La voce dei dipendenti costretti a scegliere tra «dignità e diritti o lavoro».

 

 

“«La presente per informarla che, in seguito al sopravvenire di oggettive esigenze aziendali di natura organizzativa e tecnico-produttiva, è stato disposto al suo trasferimento dall’attuale sede di lavoro sita presso l’unità produttiva di Milano, a quella localizzata presso l’unità produttiva di Rende (Cosenza)». Comincia così la lettera che hanno ricevuto o stanno ricevendo in queste ore 65 dei 110 dipendenti del call center Almaviva dopo la fine della commessa Eni. Per tenersi un lavoro si dovrebbero trasferire a più di mille chilometri di distanza e presentarsi nel nuovo ufficio alle ore 12 di venerdì 3 novembre 2017.

GRUPPO DA 32 MILA DIPENDENTI. Almaviva Contact spa, costola di un gruppo da 32.500 dipendenti di cui 14 mila in Italia con un fatturato nel 2016 di 733 milioni di euro, ha risposto così al no dei lavoratori all’ipotesi di accordo raggiunta con Fistel Cisl «per salvaguardare», si legge nel verbale dell’incontro tra le parti del 6 ottobre, «la sostenibilità del sito produttivo» dopo la perdita di una commessa il cui valore rappresentava circa il 25% dei ricavi complessivi.”

Fonte ed approfondimenti qui: Lettera 43