Notizie ed informazioni di Cosenza e Provincia

Ben-essere 2.0: Guida alla Spesa – Cosa indica la sigla “FAO” e cosa c’è da sapere?

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

SIGLA FAO prodotti pescati. Cosa indica?

Tonno, Salmone, Pesce surgelato ecc. Si tratta di alimenti molto consumati e pratici dà utilizzare grazie alla loro versatilità. Tuttavia, quando ci si trova di fronte agli scaffali del supermercato, le etichette possono rivelarsi difficili da decifrare e possono nascondere molte informazioni.

Fra le diverse scritte stampate emerge anche una particolare sigla “FAO” che probabilmente alcuni di noi avranno notato più volte. Si tratta di una sigla che si trova su tutti i prodotti di pesce (in scatola, in vetro, surgelato).

Ma cosa significa realmente questa sigla e come può influenzare la qualità del prodotto che scegliamo di acquistare?

La sigla FAO su queste confezioni sta per Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agriculture Organization).

Ma perché dovrebbe essere presente in etichetta?

In realtà, questa sigla non indica direttamente l’organizzazione stessa, ma piuttosto il codice numerico che rappresenta la zona geografica in cui è stato pescato il prodotto.

Ad esempio, “FAO 37” indica il Mar Mediterraneo, mentre “FAO 27” si riferisce ai mari del nord, noti per il loro pesce di alta qualità come il salmone selvatico.

Qual è la Relazione tra la Sigla FAO e la Qualità del pesce?

La scelta della zona di pesca può influenzare indirettamente la qualità del prodotto ittico che si trova sulle nostre tavole (tonno, salmone, sgombro, merluzzo ecc.). Ciò è dovuto al livello di inquinamento marino presente in determinate aree del mondo.

Le zone marine più inquinate possono contenere pesce soggetto all’ accumulo di metalli pesanti e altri contaminanti.

Pertanto, preferire pesce proveniente da acque meno inquinate può essere una scelta saggia per garantire una migliore qualità e sicurezza alimentare.

Come accennato prima, il Mar Mediterraneo (FAO 37) e i mari del nord (FAO 27) sono generalmente considerate aree di pesca di alta qualità, con acque meno inquinate.

Al contrario, le zone marine come l’Oceano Indiano (FAO 51 e FAO 57) rientrano fra quelle soggette ad un maggiore inquinamento antropico, rendendo il prodotto pescato in queste acque potenzialmente meno sicuro per il consumo umano. Anche FAO 61, 67, 71 nell’Oceano Pacifico sono da evitare. In particolare si ricorda che FAO 61 e 71 sono altamente inquinate a causa del disastro nucleare di Fukushima

E’ chiaro che non bisogna allarmarsi, si tratta semplicemente di avere qualche piccola accortezza in più quando facciamo la spesa al supermercato e con un po’ di pazienza individueremo i marchi che solitamente offrono un prodotto pescato vicino a noi.

Quando si acquista pesce conservato/surgelato, è importante prestare attenzione alla sigla FAO sull’etichetta. Prediligere prodotti ittici pescati nelle nostre zone marine può garantire una migliore qualità e sicurezza alimentare.

Preferire il tonno proveniente da zone come il Mar Mediterraneo (FAO 37) o i mari del nord (FAO 27) può essere una scelta sicura.

Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:

Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!

Cosenza 2.0 è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale!