Eseguito all’Annunziata di Cosenza dalla UOC di Urologia, ovvero dai dottori Michele Di Dio e Vincenzo Zaccone, un complesso intervento di chirurgia uro-oncologica mininvasiva
“L’intervento è consistito nella asportazione di rene- uretere-vescica e prostata con i relativi linfonodi (nefroureterocistoprostatectomia + linfadenectomia paraortica e pelvica) per patologia maligna.
Questo intervento, in altri tempi, avrebbe necessitato di un taglio chirurgico dall’apice dello sterno fino al pube.
E’ stato invece condotto totalmente per via laparoscopica tridimensionale (la cosiddetta “chirurgia attraverso i buchi”), con una piccolissima apertura sottombelicale attraverso la quale sono stati estratti gli organi malati.
Il paziente, non ha avuto il dolore postoperatorio tipico della chirurgia tradizionale pur avendo avuto gli stessi risultati in termini oncologici.
L’esperienza maturata dai dirigenti medici (specialisti a tutto tondo nella chirurgia urologica e perfezionati nella chirurgia laparoscopica e robotica), nonché dall’equipe infermieristica di sala operatoria e di reparto, ormai pluriennale, tanto nella chirurgia mininvasiva laparoscopica quanto endoscopica e percutanea di tutte le patologie oncologiche, malformative, litiasiche dell’apparato urinario, pone l’Urologia dell’Annunziata fra i reparti che eseguono interventi chirurgici di altissima complessità, con profili di competenza e indici di “performance” che nulla hanno da invidiare ad altre realtà del centro-nord.
Negli ultimi anni, infatti, la tipologia di pazienti operati dalla UOC di Urologia, ha visto sempre più un incremento degli interventi oncologici di altissima complessità, consentendo ai calabresi di risparmiare i cosiddetti “viaggi della speranza” verso la sanità del Nord.
Speriamo che queste realtà trovino il giusto riscontro da parte di chi governa la sanità regionale affinché possano ulteriormente espandersi e prestare i servizi tanto necessari alla collettività.”