Riceviamo il racconto della nostra lettrice Martina:
“Buonasera, vorrei rendere nota questa situazione, a dir poco devastante e pericolosa. Questa notte il mio cane ha improvvisamente iniziato ad avere delle crisi epilettiche.
Quando ho notato che la mia cagnolina non stava bene erano all’incirca le ore 21:30, quindi presa dal panico ho cercato prima di contattare la clinica di Roges (invano, vedendo subito sul loro sito che l’orario di chiusura è adesso alle ore 21) e poi la VetLife di Cosenza, quella che si trova vicino il ponte di Mancini.
Purtroppo già nel nastro telefonico registrato vengono dette le seguenti parole: “Per emergenze recarsi presso l’ambulatorio”, ma quando siamo arrivati abbiamo bussato invano più volte, nessuno ci ha aperto.
Nella disperazione più totale abbiamo iniziato a cercare un’alternativa fuori Cosenza, scoprendo l’esistenza dell’ambulatorio Pegaso a Paola, nella quale ci siamo fiondati. Una volta arrivati a Paola hanno visitato la cagnolina, somministrandole dei farmaci e dandoci delle precise indicazioni.
Verso l’1:30 di notte siamo ritornati a Cosenza, ma purtroppo non era ancora chiaro che si trattasse di crisi epilettiche… il peggio sarebbe arrivato solo dopo. Dalle 2 alle 2:30 si sono seguite delle crisi epilettiche piuttosto violente, che ci hanno costretti a rimetterci in macchina ed a ritornare alla clinica quanto prima.
Durante il tragitto abbiamo temuto che ci lasciasse, era incosciente e non rispondeva più agli stimoli. Abbiamo fatto più in fretta che potessimo ma come ben sapete la strada per arrivare a Paola è pericolosa, immaginate poi se affrontata con ore e ore di stanchezza e agonia addosso (si rischia anche che qualcuno si senta male, o che addirittura si faccia un incidente).
La cagnolina è attualmente ricoverata, stanno facendo delle analisi specifiche per l’epilessia che le è stata diagnostica. Se non fossimo arrivati in tempo (o se la clinica di Paola non fosse esistita) e non avessero potuto farle la puntura antiepilettica, non credo proprio che stamattina sarebbe stata ancora qui con noi.
A causa delle crisi, inoltre, ha subito una dilatazione dello stomaco (molto dolorosa) e una disidratazione con conseguente appesantimento dei reni. Tirando le somme, il mio povero cane ha dovuto subire ore e ore di agonia, rischiando la morte per diverse motivazioni.
Adesso che le è stata diagnosticata questa malattia… se una notte avesse delle crisi violente? Chi mi garantisce che oltre 40 minuti di tragitto non siano sufficienti a farla spegnere per sempre?
Vi prego di rendere nota questa situazione, una città come Cosenza non può in alcun modo stare senza un servizio veterinario h24, qui c’è in ballo la vita dei nostri animali. Grazie“
Martina Filice
