Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Marzia:
“Buongiorno, vi scrivo per raccontarvi questa storia che mi è accaduta lo scorso 5 gennaio: mia nonna non stava bene già da diversi anni e purtroppo il 5 gennaio si è spenta alle ore 19:45.
Come di consueto fare in queste situazioni, abbiamo chiamato il medico di famiglia che non ci ha risposto. Aggiungo che non si trattasse di una sola chiamata, ma di minimo 4-5 chiamate, al che le pompe funebri ci consigliano di chiamare la Guardia Medica, che al telefono mi risponde « guardi, al momento non le mando nessuno, se mai nella notte, se riesc,o ve la mando»…!
Allorché io mi arrabbio perché una morta non può essere toccata se prima non si accerta il decesso tramite il medico legale. Quindi comincio a telefonare tutti i numeri dei medici legali a Cosenza, ma purtroppo, chi mi disse che non esercitava più, chi mi disse che in quel momento non era reperibile, nessuno poteva venire.
Lascio immaginare il dramma in quel momento, non solo quello per il dispiacere in sé, ma anche perché non si risolveva la situazione…!
Dopo più di un’ora dico a mio fratello di chiamare i Carabinieri e capire cosa fare. I carabinieri al telefono mi dicono di attendere che mi avrebbero passato il 118, ma anche loro mi dissero che non c’era nulla da fare, se non attendere l’arrivo di una guardia medica disponibile.
Parlo di nuovo con i signori delle pompe funebri che, vista la situazione, mi dicono che avrebbero cercato loro un medico disponibile per certificare la morte, cosa che per fortuna è avvenuto, perchè noi eravamo a dir poco disperati. Ma questo soltanto la mattina successiva, verso le ore 10 …!
Scrivo questo messaggio per “raccontare” purtroppo la cattiva sanità che abbiamo qui da noi. E’ vergognoso che con la salma in casa nessuno arrivi per permetterci di ‘toccarla’…
Grazie e scusate lo sfogo.“
Marzia Mazzei
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