Riceviamo la testimonianza di un nostro lettore, che ci racconta quanto accaduto al papà:
“Buongiorno, vorrei raccontare la disavventura di mio padre, vissuta venerdì mattina:
Lui era fermo al semaforo di Serraspiga, a scendere verso Cosenza, quando da dietro è stato violentemente tamponato da una Jeep grigia.
La nostra macchina ha subìto un grosso danno (con segni evidenti anche sulla macchina del giovane che lo ha tamponato), ma questo non ha voluto in nessun modo compilare il Cid. Si rifiutava di usare l’assicurazione per ripagare il danno.
Quando mio padre ha estratto il cellulare per scattare delle foto della targa e del danno (senza immortalare anche il diretto interessato) questo gli ha tirato un calcio facendo volare il telefono a metri di distanza.
Impaurito mio padre, che era da solo, gli ha assicurato che avrebbe cancellato le foto, ma lui non ne ha voluto sapere. Si è lanciato sul telefono, se lo è preso e si è dato alla fuga.
Quando è tornato a casa abbiamo provato a chiamare il telefono di mio padre… e questo “Signore” ha risposto che se voleva indietro il suo telefono se lo doveva andare a riprendere in un noto bar in zona Viale Parco.
Ovviamente avevamo paura di andare da soli, quindi abbiamo allertato i carabinieri, ma questi, purtroppo, quando si sono recati nel bar non hanno trovato nessuno. Ora il telefono squilla ma non risponde nessuno.
Questo per raccontarvi in che mondo viviamo …e per far sapere a questo giovane, che abbiamo già esposto denuncia. Abbiamo buona parte della targa e tutti i dettagli della persona.
Faresti meglio, intanto, a restituire il telefono (tra l’altro molto importante per il lavoro di mio padre) e poi a metterti a disposizione per riparare il danno…“
(Lettera firmata)
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