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Lettere 2.0: “Ennesimo episodio di malasanità. Ma i cosentini con i soldi dove cavolo si curano?”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

 

 

“Vorrei condividere con voi l’ennesimo episodio di malasanità in Calabria.

Iniziamo col dire che i problemi arrivano già con il 118 e poi proseguono al Pronto Soccorso.

Un mio familiare è stato male a Pianette di Montalto Uffugo, ho chiamato il 118 e mi hanno detto che l’ambulanza sarebbe partita da Taverna di Montalto Uffugo, preciso che da Taverna a Pianette ci sono 5 minuti a piedi.

L’ambulanza è arrivata dopo 40 minuti, quindi, sto cercando di capire da quale Taverna è partita, forse da Taverna di Catanzaro.

Successivamente ha impiegato altri 40 minuti per arrivare al Pronto Soccorso, quando invece camminando ad una velocità di 100 km/h, ci sono massimo 15 minuti.

Finalmente arriviamo al Pronto Soccorso alle 17, il medico riceve la cartella del paziente alle 23.30, dalle 17 alle 23.30 nessuno sapeva l’esistenza del paziente.

Finalmente alle 24 fanno il prelievo sanguigno e alle 3 di mattina il paziente viene dimesso senza fare altri esami… bella sanità.

Nel contempo che succedeva questo ho mandato su Instagram vari messaggi a Roberto Occhiuto, facendo presente il grave problema della sanità Calabrese e chiedendo chiarimenti sui medici Cubani spariti dal Pronto Soccorso perché quel giorno lavoravano solo 2 dottori.

Alla fine per curarsi il paziente è andato a Roma. In tutto ciò, voglio ringraziare una dottoressa che si è trovata a passare a Pianette di Montalto Uffugo e ha soccorso il paziente.

Volevo anche sottolineare che la dottoressa ha comunicato i parametri del paziente al 118 e gli operatori non li hanno segnati perché hanno detto che la dottoressa li aveva presi male.

La dottoressa, che ha fatto tanti anni nel 118, ha anche detto che era un codice arancione, quelli del 118 hanno messo il codice azzurro.

Volevo ringraziare tutti per la loro inefficienza, tranne la dottoressa che è stata fenomenale.

Che cosa abbiamo in meno delle persone del nord? Noi del sud non abbiamo forse il diritto di essere curati?

L’ospedale fa schifo, il lavoro per i giovani non esiste se non a nero e sotto sfruttamento, e allora il sud che cosa esiste a fare me lo spiegate?

Inoltre del sistema nazionale per prenotare una visita ne vogliamo parlare?  Le tasse le paghiamo, che fine fanno i nostri soldi destinati alla sanità?

Visto che ci siamo vorrei anche sapere dove, voi personaggi illustri, con i soldi del territorio Cosentino, dove cavolo vi curate?

Né medici, né infermieri, né ausiliari, né pazienti vi hanno mai visto al Pronto Soccorso o in una struttura sanitaria Calabrese, quindi, voi persone importanti del Cosentino come vi curate? Siete immuni?

Grazie.”

Mariafrancesca

ATTENZIONE – CI VIENE SPECIFICATO QUANTO SEGUE: “ASP Suem 118 Cosenza non ha postazioni di personale proprio a Taverna di Montalto, ma bensì ASP si avvale del supporto di alcune associazioni di volontariato che fanno servizio emergenza!