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Lettere 2.0: “Nel nostro ospedale esistono anche eccellenze (soprattutto in un particolare reparto).”

Riceviamo la testimonianza della nostra lettrice Barbara:

 

 

“Sono una giovane donna e mamma, residente in provincia di Cosenza, da tempo felicemente sposata.
Circa un anno fa, purtroppo, per me e per la mia famiglia è iniziato un lungo calvario, in ragione di un serio problema di salute che ha colpito mio marito.
Sin dall’inizio ci siamo affidati ai consigli e alle scrupolose cure del Dottore Giuseppe Costanzo che, dopo una serie di accertamenti, ci ha notiziato della diagnosi, ahinoi, tutt’altro che incoraggiante: NEOPLASIA VESCICALE.

Non nascondo che, sia io che la mia famiglia, abbiamo avuto sempre grosse difficoltà a rapportarci con l’ospedale di Cosenza.
Purtroppo, non si può negare che la nostra sanità pubblica sia un sistema in sofferenza: carenza di organico; strutture ospedaliere cadenti; lunghe liste d’attesa per una semplice visita; anni di commissariamento e di tagli senza senso, con risultati di certo non soddisfacenti.

Tuttavia penso sia un grosso errore generalizzare. Invero, proprio la mia recente esperienza, mi porta ad asserire che, anche in un quadro sanitario, per vari aspetti, non confortante, esistono tuttavia eccellenze in grado di garantire la giusta assistenza ai cittadini.
Ciò che ho vissuto e che sto ancora vivendo mi spinge ad asserire che, a dispetto di tanti luoghi comuni, anche la nostra martoriata regione può vantare validi professionisti in grado di garantire, giorno per giorno, con il loro lavoro, il diritto alle cure e alla salute.

Nel reparto di urologia del nosocomio di Cosenza è iniziata tempo fa la nostra avventura, contrassegnata, sin dall’inizio, dall’alternarsi di momenti di grandi aspettative e speranze a momenti di totale sconforto. Dopo varie sedute di chemioterapia decisamente estenuante e alcuni incidenti di percorso ( fra cui un’embolia che ha implicato un ricovero di mio marito in ospedale) finalmente siamo giunti il 26 febbraio al tanto atteso e, ad un tempo, temuto intervento chirurgico, intervento magistralmente eseguito e diretto dal Professore Michele Di Dio, con al seguito tutta la sua straordinaria equipe.
Oggi a distanza di alcuni giorni dall’operazione chirurgica ci sentiamo decisamente più sereni. Sappiamo che il decorso post operatorio sarà lungo, ma l’esito positivo dell’intervento e la certezza di poter continuare a contare su una squadra (medici e paramedici) di grande affidabilità ed efficienza ci incoraggia a guardare avanti con la consapevolezza che, anche quando sembra che la luce tardi ad arrivare, non bisogna mai rassegnarsi a perdere la speranza.

Nonostante tutto, ci reputiamo fortunati per esserci trovati in un reparto ospedaliero valido ed efficiente, con personale medico e paramedico, preparato e sempre disponibile, sia con i pazienti che con i familiari.
Il reparto di Urologia dell’ospedale Annunziata di Cosenza è, senza dubbio, un reparto di assoluta eccellenza, che nulla ha da invidiare ad altri reparti di acclarato pregio. Medici, paramedici e OSS del reparto operano con grande spirito di abnegazione e sacrificio. Sono grandi professionisti, validi anche dal punto di vista umano, sempre attenti alle necessità dei degenti, sempre disponibili e solleciti.

Mi sento, pertanto, di porgere un sentito e doveroso ringraziamento a tutti gli operatori sanitari, nessuno escluso, in particolare a coloro che definirei angeli con il camice: il dottore Costanzo che da sempre ci sostiene e ci supporta in questa avventura, persona attenta, cordiale e sempre disponibile, e l’esimio Professore Di Dio, il fiore all’occhiello dell’intero reparto di urologia, che, di concerto con il dottore Vincenzo Zaccone, cui parimenti vanno i nostri ringraziamenti, ha eseguito e diretto l’intervento con professionalità e scrupolosità certosina, garantendone il buon esito.
Giungano ai Professori, all’intera equipe del reparto di Urologia, a tutto il personale medico e paramedico i nostri più accorati ringraziamenti, con l’auspicio che la politica intervenga a sostenerne e valorizzarne l’operato, nell’interesse dei pazienti, della sanità calabrese e della nostra troppo spesso dimenticata Calabria”

Barbara De Luca

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