Riceviamo il racconto della nostra lettrice Stefania:
“Ho avuto a che fare per la prima volta in vita mia con il Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza. Ne parlano malissimo. In base alla mia esperienza vi racconto com’è quella “realtà”…
Sono uscita da lì sconvolta e scioccata (!!!) …nonché profondamente addolorata. Al mio arrivo sembrava di essere in un ospedale da campo. Quelli di emergenza. Pessima organizzazione e personale sanitario insufficiente.
Noto che è presente l’Esercito Italiano. Al triage solo 3 infermieri che non so come arrivano a fine turno. Tra le richieste assillanti dei parenti, le autoambulanze con codice rosso, i pazienti in sala d’attesa, i tamponi da processare…
Vengo registrata e mi accomodo in sala d’attesa. Tanta gente in attesa di essere visitata. Tanti, ma tanti, anziani in barella, alcuni si lamentano… qualcuno si sente male e sviene vicino a me….!
Il problema del PS di Cosenza è a livello organizzativo. Il personale medico ed i sanitari lavorano con turni massacranti e stress difficile da reggere. Manca un metodo organizzativo. Vanno rispettate procedure e regole da parte di tutti. In primis da parte di noi cittadini.
È necessario assumere più infermieri e personale OSS. Il Presidente della Regione dovrebbe chiamare come consulente esperto il Direttore Sanitario, Primario e infermieri di un Pronto soccorso di un ospedale italiano all’avanguardia… per formare il nostro personale a livello organizzativo, su come affrontare e gestire le attività di un Pronto soccorso….
A noi manca questo…solo questo…! Il personale medico e sanitario è competente… Ma per essere professionale necessita di una struttura adeguata e bene organizzata ….Tutto qui…“
Stefania da Cosenza