Notizie ed informazioni di Cosenza e Provincia

Lettere 2.0: “Servizio dei pullman da rivedere come anche l’arroganza dei dipendenti.”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

 

 

“Vorrei raccontarvi una cosa che mi ha lasciato un po’ interdetta stamattina.

Abito nell’hinterland cosentino e ieri sera ho avuto un problema con la macchina quindi stamattina per fare fede ai miei impegni lavorativi e non avendo nessuno a disposizione con altre autovetture dovrò spostarmi in pullman.

Non conosco gli orari quindi passo la notte su siti che non vengono aggiornati dal 2018, pagine facebook inesistenti e vari link che portano solo alla mappa per raggiungere la sede della ditta.

Così, non avendo la benché minima idea decido di telefonare al bar che anni fa vendeva i biglietti. Ore 06.20 di mattina, mi rispondono cordialmente che non hanno idea dei nuovi orari.

Mi reco a piedi vicino alla fermata e niente nessun avviso, biglietto, tabella orari… nulla.

Ore 6.30 chiamo in ditta, mi convinco che qualcuno al deposito ufficio dovrà pur esserci. Magari… sono tutti lì a prendere il caffè prima di iniziare il turno. Nessuna risposta.

Richiamo alle 6.40 sperando che magari qualcuno sia arrivato e nulla. Non so più come muovermi. Fa freddo e torno a casa.

Richiamo ore 6.50 LA LUCE! Mi rispondono, alleluia!

Chiedo scusa per l’ora e chiedo i primi pullman in ordine di orario spiegando che non sapevo proprio a chi rivolgermi. Mi chiedono a che ora mi serve, senza pensarci dico 8/8.30 (intendevo orario di inizio mio lavoro) e mi sento rispondere in maniera molto arrogante e arrabbiata che non avrei dovuto chiamare perché avevo ancora tempo.

Spiego la situazione, dico che ho cercato in tutti i modi gli orari, che non hanno né un sito, ne una pagina fb, ne un qualsiasi comunicato e tantomeno una tabellina alla fermata, dicono che visto che il servizio mi serviva alle 8 non dovevo chiamare alle 7 meno dieci, rispondo che mi serve prima delle 8 il servizio, visto che alle 8 devo essere a lavoro ma continuano ad essere arroganti.

Chiedo gli orari e scopro che ho 15 minuti per tornare in fermata per salire sulla prossima corsa.

Chiudo dicendo grazie per avermi risposto mentre mi sbraitano al telefono il mio mancato rispetto per loro… (Ok!)

Molto amareggiata e molto triste, all’orario stabilito mi sono recata in fermata e sono riuscita ad arrivare a lavoro.

La mia domanda a questa ditta è: come pensate di andare avanti offrendo un servizio pari allo zero?

Servizio clienti assente, anzi ci trattate male perché vi chiamiamo, non abbiamo modo né presso le fermate, né presso pagine Internet di recuperare gli orari, mezzi che cominciano ad essere fatiscenti e soprattutto umanità zero.

Continuerò a viaggiare con voi all’occorrenza (visto che non esiste alternativa) ma permettetemi di dire che qualcosa da migliorare c’è eccome e soprattutto la vostra arroganza in un lavoro a contatto con il pubblico andrebbe rivista.”

(Lettera firmata)