Riceviamo lo sfogo dal nostro lettore
“Buongiorno spero possiate dare voce alla mia rabbia…
Ieri mi chiama un mio amico per dirmi che c’è un uomo di 55 anni che dorme per strada all’autostazione di Cosenza.
Dopo varie telefonate mi rendo conto che a Cosenza non c’è un posto dove accogliere un uomo cosentino sfortunato, addirittura laureato in ingegneria, che magari non ha saputo gestire i suoi affetti e le sue potenzialità.
Ora mi chiedo, dove sono le istituzioni, dov’è la chiesa? Ci siamo rivolti ovunque…
Io non lascio una persona per strada. Attualmente lo abbiamo sistemato al Grisaro. Domani spero di poterlo sistemare. Un mio collega, che è uno dei responsabili della Stella Cometa, si è preso l’impegno di ospitarlo e vorrà incontrare anche l’assessore De Cicco.
L’oasi di Padre Fedele e altre strutture religiose non ci hanno potuto aiutare…
Comunque a Cosenza ci sono molte persone che hanno bisogno e più volte ho chiesto di poter avere una struttura dal comune dove accogliere i veri bisognosi a spese mie …ma ancora tutto tace.
A spese mie per dire che se mi danno una struttura io mi occupo dell’allestimento e di tutto ciò che ci vuole per farli mangiare e dormire.
Il mio sfogo per dire che bisogna pensare anche alle persone che in questo momento sono fuori al freddo …e stasera non hanno né dove dormire né di che cibarsi …e intanto a Cosenza facciamo i ponti e la metro leggera…”
(Antonio)