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“Mia mamma derisa e dimenticata all’Annunziata” – La replica dell’Azienda Ospedaliera:

Riceviamo la replica alla lettera di sfogo della nstra lettrice, che abbiamo pubblicato pochi giorni fa (ARTICOLO QUI)

 

Ci rivolgiamo alla Signora Giorgia Leo per manifestare tutta la nostra vicinanza umana. In tal senso l’intera vicenda è stata immediatamente ricostruita con un audit interno.

La cura e l’accoglienza dei pazienti sono l’obiettivo primario, se non l’unico, di tutto il management ospedaliero. Per tale motivo, anche in questo caso, non lasceremo in sospeso tale denuncia.

Ma per amore di verità dobbiamo puntualizzare con esattezza quanto accaduto. In particolare, la paziente è giunta in PS in gravi condizioni, con peggioramento dell’insufficienza renale che ha richiesto l’espletamento di intensivistiche nefrologiche e alle dimissioni, è stata avviata a trattamento dialitico cronico. Delle condizioni cliniche in cui versava la paziente, così come riscontrabile nella documentazione medica, è stato tempestivamente e continuamente informato il marito. NON SI E’ TRATTATO, quindi, DI UN’ INEFFICIENZA SANITARIA, ma di comportamenti individuali, sulla cui correzione l’Azienda sta investendo con un apposito progetto di formazione, avente ad oggetto l’accoglienza e la presa in carico dei pazienti. Problematica, questa mai affrontata negli anni passati.

La denuncia della Signora Leo, quindi, non è neanche riconducibile alla carenza di personale, alla quale fa riferimento il Sindaco.

La sanità è un sistema complesso su cui intervengono tanti fattori. In questo caso, nell’episodio narrato dalla Signora Leo, siamo in presenza di  comportamenti individuali su cui l’Azienda sta intervenendo, come già successo in passato, in maniera compiuta, per l’individuazione di tali condotte non consone. Tra l’altro martedì prossimo incontrerò il Sindaco a cui sottoporrò i miglioramenti ottenuti nell’ Ospedale, miglioramenti dimostrabili con i dati sanitari. Mi auguro, anzi, non ho dubbi, che sarà lo stesso Sindaco a renderli pubblici.

Ciononostante siamo consapevoli che abbiamo tanto da fare e non lo nascondiamo, ma nessuno può negare che questo Ospedale deve recuperare anni passati di macerie. Con l’Università e con i medici e tutti i professionisti dell’Azienda Ospedaliera si sta percorrendo una nuova strada fatta di risultati misurabili.  

Gentilissima Signora Leo, quando e se vorrà, l’attendiamo per porgere le nostre scuse, assicurandola sin d’ora che l’iter dei provvedimenti del caso, sarà rigorosamente portato a termine.

Cosenza, 19.04.2024 – La Direzione Aziendale