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Comunità marocchina ringrazia i cosentini per la reazione all’aggressione contro Rayan

Riceviamo il seguente comunicato ufficiale

 

 

“L’associazione interculturale “Daawa.Odv” di Cosenza in nome del suo Presidente e in rappresentanza della famiglia del Bambino Rayan Toubi che ha subito il vile atto razzista sconvolgente che ha sdegnato tutta l’Italia, e in rappresentanza alla piccola cittadinanza marocchina di Cosenza vuole esprimere all’opinione pubblica e alla grande cittadinanza cosentina il suo ringraziamento per la sua reazione determinante e la sua risposta positiva al gesto barbaro contro un bambino di tre anni solo con la colpa di voler giocare con un’altra bambina, in segno di spontaneità infantile, il ringraziamento è dovuto in primis ai cittadini testimoni che hanno assistito, reagito e pestato il razzista, a Jennifer la ragazza che ha denunciato subito la notizia, diventata in poco tempo un caso nazionale.

Vorremmo ringraziare tutti quelli che hanno espresso loro sentimenti di solidarietà alla famiglia e alla comunità marocchina, al sindaco della città alle associazioni religiose e laiche ai movimenti sociali, alla questura, ai partiti e sindacati, al governatore della Calabria che ha voluto andare di persona a visitare il piccolo a casa sua dimostrando umanità e chiedendo scusa come dice il nostro fratello Bouazza Toubi il papa di Rayan.

Vorremmo segnalare che questo gesto non è solito per la città di Cosenza, per la sua cultura di accoglienza e antifascismo, la nostra città non merita questa brutta reputazione che tocca in fondo tutti i cosentini, mai si immaginava un gesto ignobile che potesse succedere nella nostra città solidale.

La comunità marocchina di Cosenza è una comunità tranquilla, integrata e partecipante nel tessuto socio-culturale e lavorativo, nell’associazionismo, nel volontariato, questa prova ci da ancora ragione di proseguire il nostro cammino verso la convivenza reciproca, il rispetto della cultura altrui, la cittadinanza attiva e il contrasto dei sentimenti di odio e di razzismo nero.

A quel pazzo bastardo che ha fatto la cretinata, ancora ha la faccia di intervenire e pubblicare il suo racconto privo di verità e pieno di falsità dicendo che Rayan e suoi fratelli volevano rubare la sua bambina, senza vergogna ancora ha il coraggio di difendere con argomenti che nessuno dei testimoni hanno raccontato alla questura.

Infine la comunità marocchina chiede più attenzione e vigilanza da parte di tutti e soprattutto delle istituzioni per cercare di coinvolgere la comunità nei percorsi di inclusione sociale abitativa e lavorativa, e che vengono sbrigate le loro pratiche di cittadinanza, di permessi di soggiorno dell’assistenza sanitaria del sistema scolastico e asili nido ecc.”

Il Presidente della “Daawa.Odv”

Ahmed Berraou