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Dirigente scolastica dell’I.C. Rende-Commenda va in pensione, il saluto del personale

Lettera alla Dirigente Rosalba Borrelli che lascia per pensionamento

 

 

“Rende, 01/07/2022

Cara Preside Rosalba Borrelli,
sono ormai molti anni che collaboriamo con lei tanto che il tempo trascorso insieme, ha consentito di modificare le nostre iniziali relazioni che erano prettamente lavorative in relazioni soprattutto affettive che sono riuscite a trasformare il nostro ambiente scolastico-lavorativo in un vero e proprio contesto affettivo-familiare. Per questo motivo e considerata la particolarità del momento, ci consentirà di rivolgerci a lei con la familiarità del tu.

“Se davvero si vuole conoscere il futuro, non chiedete ad un tecnico, uno scienziato o a un fisico. No! Non chiedete neppure a qualcuno che sta scrivendo il codice software. Se volete sapere ciò che sarà la società tra 20 anni, chiedete ad una maestra di scuola.”
(Clifford Stoll).

Tu hai rivestito il delicato ruolo di “maestra di scuola” che ha cambiato il destino di tanti piccoli alunni. Gli anni del tuo insegnamento hanno contribuito alla formazione della “parte buona” di questa nostra società. Insegnare è stata per te una naturale attività che ha sempre fatto leva sulla tua capacità di persuasione, sulle tue doti comunicative e sulle tue approfondite conoscenze pedagogiche. Gli anni dell’insegnamento hanno coinciso sicuramente con il periodo più bello della tua vita lavorativa perché in quegli anni hai potuto “mettere in campo” la creatività e il libero pensiero che tanto ami.

Spinta dalla forte volontà di servire lo Stato italiano in un modo diverso e in un modo ancora più rivoluzionario, ad un certo punto della tua carriera, hai scelto di diventare Dirigente Scolastica. Non è stato facile raggiungere questo obiettivo, hai trovato ostacoli e difficoltà che sei riuscita a superare per mezzo di quella tenacia e forza d’animo che ti contraddistinguono come persona.

Dal momento in cui hai assunto il ruolo di Dirigente scolastica, è stato molto difficile scindere la parola “Preside” dal tuo nome. Tu e il titolo istituzionale siete diventati una cosa sola. Hai amato la Scuola come se fosse stata da sempre la tua casa, prima a San Pietro in Guarano/Castiglione Cosentino dove ti sei impegnata a raggiungere il delicato obiettivo della creazione di un Istituto comprensivo appena nato e poi a Rende dove hai speso energie e forza, caparbietà e dedizione.

Guidare una scuola così importante, non sembrava all’altezza dei tuoi sogni, sei giunta quasi in punta di piedi, in silenzio, con umiltà e garbo. Il tuo arrivo nella nostra Scuola ha piano piano fatto emergere i connotati che oggi la contraddistinguono e la caratterizzano e che ti somigliano in tutto per tutto: serietà, organizzazione, inclusione, comunicazione e innovazione.

La nostra Scuola sei tu stessa perché è in essa che hai trasferito integralmente la tua personalità. Tu hai dato una forte impronta, una connotazione importante a ciò che prima era una piccola scuola di una cittadina di provincia. Quel lontano primo settembre del 2016 neppure tu avresti osato pensare quello che l’I.C. Rende-Commenda sarebbe, di lì a poco, diventato.

Durante questi anni lavorativi ti ha sempre contraddistinto la capacità comunicativa e l’accettazione incondizionata di ogni pensiero che ti veniva esternato dall’interlocutore. Nel dialogo, non hai mai posto barrire o muri ed è stato questo aspetto che ha promosso la nostra Istituzione Scolastica fra le migliori della provincia.

La porta della tua presidenza non è mai stata chiusa, si è spesso trasformata in un “porto di mare” dove ogni giorno sono approdati piccoli studenti, docenti, personale ATA e tanti altri rappresentanti del mondo extrascolastico. Chiunque si è rapportato con te, in qualità di Dirigente, ha trovato disponibilità all’ascolto, al confronto, al dialogo e spesso anche un solido sostegno.

L’aspetto del tuo modo di essere umano e professionale che ha maggiormente connotato questi ultimi anni di dirigenza è stata la democrazia intesa come libertà di pensiero, opinione, capacità di confronto e decisioni condivise.

Durante i difficili anni della pandemia non ti sei persa d’animo e, sentendo sulle tue spalle l’enorme peso di una complessa e grande comunità educante, hai organizzato reti comunicative e attività a distanza che spesso hanno fatto dimenticare ai tuoi docenti e ai tuoi alunni la solitudine di quei mesi. Con te, ci siamo sentiti tutti più protetti e uniti, vicini e soprattutto, guidati.

La tua attività di direzione solida e certa, è stata per questa scuola indispensabile e prioritaria ed ha avuto come diretta conseguenza una rigogliosa crescita dell’organico e delle classi. Tutti questi obiettivi possono essere raggiunti da una scuola solo quando la Dirigente scolastica trascorre tanto tempo della sua vita fra quelle mura. Ti abbiamo vista aprire e chiudere la scuola, rimanere online per tutto il giorno, anche di domenica o mentre vivevi difficoltà personali o familiari.

A Scuola nostra non c’erano mai problemi irrisolti finchè Rosalba non ne veniva a conoscenza. Come una buona maestra hai saputo redarguire docenti e dipendenti senza mettere in campo sentimenti negativi e parole di troppo. Quando e se c’è stato bisogno di modificare situazioni lavorative che apparivano spinose sei riuscita a farlo con interventi decisi e risoluti; hai sempre lasciato la possibilità di dibattito all’interlocutore e ti sei spesso spesa in prima persona per la risoluzione definitiva del problema.

La familiarità con cui hai gestito una scuola così grande ti ha contraddistinto sul territorio rendese come una Dirigente capace, intelligente, disponibile. Oggi, nessuno di noi qui presenti, riesce ad immaginare come potrà essere la tua vita senza la scuola visto che essa è divenuta, nel tempo, il tuo “abito preferito” da indossare ma riusciamo invece ad immaginarti più riposata, meno stanca, più dedita alle tue passioni e alla tua amata famiglia.

Ci mancherai “un casino” come direbbero i tuo amati alunni di cui conoscevi nomi e vissuto e che hai sempre valorizzato e sostenuto.

L’ I.C. Rende-Commenda che perde una guida sicura e solida ringrazia ROSALBA per la dedizione, la resilienza, l’alta professionalità, le capacità umane. Lo Stato ringrazia la Dirigente Borrelli, per la dimostrazione tangibile di avere avuto arruolata una Dirigente scolastica che ha davvero creduto nella formazione delle nuove generazioni e nel futuro della società italiana.

Parole nate dalla penna della docente Prof.ssa Rosellina Brun che ha interpretato, all’unanimità, il pensiero, le opinioni e le emozioni del Collegio Docenti dell’I.C. Rende – Commenda.