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Domenica Rossano e Corigliano votano per fondersi

Folate d’autonomismo e localismo insieme stanno soffiando anche in Calabria.

 

 

“Si registrano così una singolare proposta di legge regionale di un esperto politico di Forza Italia e il referendum confermativo col quale domenica prossima, 22 ottobre, con ogni probabilità le popolazioni di Rossano e Corigliano Calabro ratificheranno la fusione dei due Comuni in un “superEnte” unico.

 
L’appuntamento referendario nel Cosentino, intanto, fa seguito a quello nel medesimo alveo provinciale che è stato il primo esperimento d’accorpamento organico tra Comuni in Calabria: il 27 marzo scorso, mediante referendum confermativo d’apposita legge regionale, cinque piccoli centri si sono fusi in un nuovo Ente, Casali del Manco. Il punto è che, a fronte di neanche due milioni di residenti, la Calabria conta 409 Comuni, spesso con poche centinaia d’abitanti, figli di una difficile conformazione orografica del territorio: ora, i trasferimenti in picchiata richiedono una poderosa spending review, fatta anche di  fusioni.

Ecco che il 27 gennaio scorso il Consiglio regionale ha varato la legge proposta dal consigliere forzista Giuseppe Graziano (gruppo Cdl), segretario-questore di minoranza di Palazzo Campanella, per un’analoga fusione tra i Comuni di Rossano – città nota per la liquirizia celebrata in tutt’Europa e per il prezioso Codex Purpureus – e Corigliano in un nuovo Ente.
 
Domenica 22 si svolgerà dunque un altro referendum confermativo; e anche stavolta il pronostico è largamente favorevole alla fusione. Pregnante differenza: il nuovo Comune di Corigliano-Rossano conterà una popolazione non di 10mila unità (come i Casali), ma di circa 77mila.
Ciò significa che nelle 74 sezioni elettorali saranno chiamati a esprimere il proprio suffragio 68.646 elettori, ma soprattutto che il superEnte sarà il terzo centro calabrese per popolazione (oltre che per estensione), dopo Reggio (178mila abitanti) e il capoluogo Catanzaro (92mila). Con modifiche agli equilibri socio-politici regionali che è facile immaginare.”

 

Fonte ed approfondimenti: Il Messaggero