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Ivano Trombino e il suo Mr Jefferson: il miglior liquore al mondo è cosentino

Il nostro Matteo ha incontrato per noi Ivano Trombino di Montalto Uffugo, che con il suo “Mr Jefferson” si è appena laureato papà del “Miglior Liquore al Mondo

 

 

E’ calabrese il vincitore del premio del miglior liquore al mondo, già inserito in una realtà imprenditoriale nella terra di Calabria, titolare del vecchio magazzino doganale di Montalto Uffugo, e il suo nome è Ivano Trombino. Una vita trascorsa nella scoperta dei segreti delle erbe botaniche, dei profumi e dei sapori, in particolare la sua dedizione nella produzione del “Mr Jefferson”: una storia diventata alla portata dei calabresi “amanti” del gusto e della qualità. E ‘stato assegnato al Jefferson un riconoscimento prestigioso, proveniente dai giurati del World Liqueur Awards 2018, ed è stato insignito con tale dicitura: “Forte al naso, amarezza all’inizio che passa, Morbido e liscio e molto ben equilibrato con un finale a base di erbe”.

Dietro queste alchimie, ricette e combinazioni vincenti c’è Ivano Trombino, che ha fatto della sua passione un mestiere, che si sposa con la professionalità e la scelta del gusto: si va dai classici amari ai composti raffinati, eleganti, che mantengono il loro sapore a lungo,con l’intento di coniugare la tradizione con l’innovazione: un mix che porta risultati e che ne porterà ancora.

 

Ivano quando hai ricevuto la chiamata da Londra in merito al tuo premio, quali sono state le tue prime parole pronunciate?

Parole pochissime, credo di aver detto solo “non ci credo!”…  Essere premiato a livello internazionale ai recenti World Liqueur Awards di Londra, sia come “Best World Liqueur” che come “Best Herbal Liqueur”, lascia sorpreso e senza parole. Stupore dovuto soprattutto dalla velocità con cui è arrivato il premio, basti pensare che la mia Azienda è nata poco più di due anni fa…  Subito dopo ho provato una gioia immensa, un emozione unica testimoniata dalle lacrime scese sul mio viso, e un senso di orgoglio per il mio lavoro, per il Vecchio Magazzino Doganale e per la mia terra. E’ stata un emozione che spero possano provare tutti…

 

Erbe aromatiche, botaniche, bergamotto, arance sono parte degli ingredienti presenti nel tuo Magazzino Doganale, e che si annoverano nel vasto assortimento aziendale: esiste un legame tra il territorio e le specialità del Vecchio Magazzino Doganale?

Parlo molto di territorio e del patrimonio botanico racchiuso in esso. Sono convinto che sia il valore aggiunto e la caratteristica che rende unici i nostri prodotti… Quindi si! Esiste un legame molto forte tra le due cose. La Calabria è caratterizzata da un “parco botanico” davvero invidiabile, definito da Jefferson, nei suoi racconti, come un vero e proprio paradiso in terra. Ma tutto ciò sarebbe inutile se non vi si aggiunge uno studio approfondito, una continua e accurata ricerca delle erbe, spezie e frutti caratteristici del nostro territorio ed una conoscenza tecnica e specifica su come produrre i liquori. Un’armonia, che non solo ha portato il nostro Jefferson Amaro Importante ad ottenere questi prestigiosi riconoscimenti, ma che è di fatto il nostro modello quotidiano e la nostra filosofia di produzione racchiusa in tutti i nostri prodotti.     

 

Ci spieghi in che cosa consiste la tua e la vostra linea di produzione. Quali sono gli strumenti principali che adoperate per poter stare al passo con i tempi?

Mi definisco produttore di liquori rurali. Questo perché sono sempre stato affascinato dalla nostra storia, dalle nostre tecniche e dalle nostre tradizioni. Quindi produttore di liquori rurali perché produco i nostri liquori alla vecchia maniera, proprio come facevano le nostre nonne… La nostra produzione avviene per infusioni singole e separate di tutte le nostre botaniche e sono lavorate da fresco, quindi nel loro massimo periodo di maturazione, senza forzature o scorciatoie, ma nel pieno rispetto di quello che la natura ci offre. Basti solo pensare che per chiudere una bottiglia di Jefferson Amaro Importante occorrono circa 9 mesi. Con ciò posso affermare che, più che stare al passo con i tempi, il Vecchio Magazzino Doganale ha realmente fatto un passo indietro nel tempo.

 

 

La famiglia, le tradizioni, il tuo percorso formativo ha influito sulla riuscita del tuo progetto. Faresti sempre tutto quello che hai fatto finora,aggiungendo o togliendo qualcosa?

Certamente… Tutto è partito da un eredità di famiglia appartenuta a mio nonno emigrato nel nuovo continente e mai conosciuto… Mi misi alla sua ricerca circa 6 anni fa, quando mio padre mi chiese di trovare una traccia del suo vecchio e con grande fortuna appresi le storie di quel Vecchio Magazzino Doganale che nella fine del 1800 era diventato casa e fonte di ispirazione dei nostri personaggi. Tutto ciò, è stato avvalorato dalle nostre tradizioni, dalla ricerca e dallo studio in questo settore ed oggi cammino su una strada che mi piace tantissimo. Farei esattamente tutto quello che ho fatto fin ora senza togliere niente e senza fermarmi mai e cercando di far conoscere e assaporare le bellezze del nostro territorio a tutto il mondo.    

 

Mr Jefferson ed Ivano camminano di pari passo, oppure la scelta del liquore Jefferson è solo frutto di logiche produttive. C’è qualcosa di Ivano nel liquore “premiato”, pensando alle proprietà e i benefici che lo caratterizzano.

Di sicuro Mr. Jefferson era un personaggio che ti entrava nel cuore. Posso dire con fermezza che la sua filosofia, il suo modo di pensare e di agire oggi fanno assolutamente parte di me… Il camminare di pari passo è rispecchiato nella semplicità, nella coerenza, nel rispetto di quello che la natura ci offre lavorando sempre in modo rigorosamente genuino e nel buon bere, lasciando fuori tutti i cavilli commerciali e gli aspetti di marketing, ragionando con la testa, ma soprattutto mettendoci il cuore. In tutti i liquori del Vecchio Magazzino Doganale c’è tanta passione e dedizione, sentimenti che sono davvero la mia marcia in più. 

 

Se un giovane ti chiedesse suggerimenti, consigli in merito a questa attività,  tu cosa ti sentiresti di dire?

Rischio di diventare retorico, ma quello che suggerirei è di credere fortemente in se stessi, nelle proprie potenzialità e in quelle del nostro territorio, senza mai tradire i propri ideali. Aggiungerei che l’aspetto più importante e da non dimenticare mai è quello di includere tanta passione e curiosità di sapere, con costante ricerca e cercando di imparare sempre di più giorno dopo giorno.

 

Un messaggio finale, hai dei ringraziamenti da fare…..qualche progetto in vista?

Ringraziamenti ce ne sarebbero tanti da fare. Ma li riassumo semplicemente in un grazie a tutti coloro che hanno creduto e che continuano a credere nella nostra azienda, nei nostri prodotti e alla nostra filosofia. Con grande orgoglio e felicità devo dire che i cultori del buon bere sono davvero tanti. Il nostro progetto per il futuro è quello di fare sempre cose uniche. E a tal proposito annuncio, in anteprima, Madame Milù. Sarà il prossimo liquore di Vecchio Magazzino Doganale, una sorpresa sia per il suo metodo di produzione innovativo/tradizionale che per l’alchimia contenuta nella sua ricetta.

 

A cura di Matteo Spagnuolo