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“La mia esperienza dell’Annunziata è diversa…e ve la voglio raccontare”

La nostra lettrice Paola (nome di fantasia) ci vuole rendere partecipi della sua esperienza:

 

 

“Bellissima emozione quando fai un test di gravidanza e come per incanto vedi 2 linee colorarsi… Mille emozioni si affollano. Poi è il momento di andare a fare la prima vistita e vedi che gli occhi di chi ti sta visitando si sgranano perché scopri in quel momento che qualche problemino c’è e forse nn sarà una gravidanza semplice… Ma tu sei già mamma in quel momento e guardando chi ti visita negli occhi ti affidi alle sue mani e pensi. “C è la faremo!”

9 mesi così sono lunghi, a volte si sta bene, altre male, altre talmente male da finire in pronto soccorso ricoverata sempre nelle stesse mani sempre affidata a quell istinto che ti dice puoi fidarti di loro.

Va tutto bene, chi mi segue ci mette testa e cuore oltre a grande esperienza. Arrivano le famose 38 settimane dove un taglio cesario deve avvenire per prassi. Con il cuore in gola e una paura che nn ha eguali perché non sai come può andare questo parto, nn conosci le conseguenze che potrebbe avere…

Comunque ti metti su quel lettino e ti rendi conto che non solo la dottoressa che ti ha seguito è eccellente ma anche tutta l’equipe perché vedono il dolore e placano la sofferenza in modo eccellente.

 

L’operazione inizia e come un pittore con il pennello sulla tela il bisturi sulla mia pancia…succede il meglio che può essere, il mio scricciolo nasce, sta bene e io nn ho conseguenze….

Ma il destino è beffardo… passano 2 giorni e la mia pancia si gonfia, io sto male, qualcosa dentro di me non si è messo al posto. Allora ancora una volta c’è bisogno che si chiami il medico e intervengono sempre gli stessi “angeli”.

La situazione è critica, la sala operaroria nuovamente pronta. Si tenta di tutto, fortunatamente evito l’operazione e mi affido di nuovo a quelle mani sperando che il mio scricciolo abbia la forza di aspettare la sua mamma in questo momento difficile.

Sto male passo una lunga notte…

Il giorno dopo apro gli occhi ed è tutto passato grazie a quella immensa professionalità e capacità senza la quale non so come sarebbe andata. Posso dire che quelle persone mi hanno salvato la vita. E che il loro lavoro non è solo un lavoro perché sulla mia pelle ho visto tutto il loro impegno, la loro umanità, nonostante il reparto affollato e turni infiniti.

Io non smetterò mai di ringraziare TUTTO il reparto di ostetricia e TUTTI i dottori, in particolare chi mi ha seguito e salvato la vita.

Grazie infinite Dottoressa M.P. ROMANO e Dottore GAROFALO.”

(Anonimo)