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La storia del pizzaiolo cosentino Piero nel libro “Pizza in the World Talent Story”

Ancora un professionista cosentino che si guadagna un posto nel “Pizza in the World Talent Story”

 

 

 

Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, lo sa bene l’abile pizzaiolo Piero Amato, nato il 20 Gennaio del 1988 a Cosenza.”

Piero è da sempre un appassionato del mondo culinario, tant’è che frequenta gli studi presso la scuola alberghiera della sua città. Dopo aver ottenuto il diploma, in una spensierata sera con gli amici all’insegna della pizza presso la pizzeria “Funiculì”, Piero ascolta il primo pizzaiolo Alessio lamentarsi della difficoltà di trovare un aiutante. Senza pensarci su due volte, Piero si offre volontario, comincia così il suo travagliato, ma affascinante percorso nel mondo della pizza. Seguendo con attenzione gli insegnamenti del maestro, Piero apprende velocemente le metodiche di produzione della pizza, dimostrando di possedere una notevole predisposizione per quest’arte.

Lavora in questa pizzeria per circa un anno, impegnandosi sempre al massimo e svolgendo diligentemente ogni compito assegnatogli dal maestro Alessio, riuscendo a conquistare la sua stima e la sua fiducia. È un anno intenso, fatto di enormi sacrifici, di serate trascorse lontano dalla famiglia, dagli amici e dalla fidanzata, sacrifici non facili da sopportare vista la giovane età del ragazzo, che lo inducono a riflettere sul suo futuro.

Piero decide di lasciare questo mestiere, per cercarne uno che prevedesse orari lavorativi più favorevoli. Svolge numerosi lavori, comincia aiutando suo padre in officina, lavora come lavapiatti, come muratore, tutti lavori che non riescono a soddisfarlo, forse perché dentro di sé sapeva che solo un mestiere lo poteva far sentire appagato, ma lo aveva lasciato. In quel momento di difficoltà è la sua fidanzata, ed attuale moglie, a fargli tornare il sorriso, invogliandolo a riprendere a svolgere l’arte del pizzaiolo, rinunciando anch’essa alle serate ed ai weekend insieme, l’unica cosa che gli importava era la felicità di Piero.

Riprende così la sua carriera, trova lavoro come aiuto pizzaiolo, svolgendo le sue mansioni con determinazione, lavorando sodo tutta la giornata e migliorando la sua tecnica nella tavernetta di casa dopo l’orario di servizio. Piero diventa così un vero pizzaiolo, si sposa con la donna che gli aveva ridonato il sorriso, sembra tutto proseguire per il meglio, purtroppo però, la scarsità di lavoro nella sua zona, spinge i due coniugi a pensare di trasferirsi all’estero in cerca di miglior fortuna. Quest’idea però non va giù a Piero, il quale è orgoglioso della sua terra e non la vorrebbe lasciare, prova quindi un ultimo disperato tentativo per restare. Affitta un forno per preparare le pizze durante le feste di piazza, un’idea che dà i suoi frutti, infatti, Piero riscuote un discreto successo, riuscendo a mettere da parte un bel gruzzoletto. Un giorno un suo amico, lo informa di una pizzeria in vendita, così, senza pensarci due volte, Piero decide di rilevarla, attingendo dai suoi risparmi e vendendo l’automobile, nasce così la pizzeria di “Terra Mia” a Casole Bruzio.

Da ormai 4 anni, Piero porta avanti la sua pizzeria con professionalità e dedizione, conquistando la fiducia degli abitanti della zona. Egli prepara l’impasto utilizzando una farina 00 con un indice di capacità panificabile pari a 280W, lo idrata al 70%, chiudendo l’impasto ad una temperatura di circa 21°C. Dopodiché gli dà una doppia lievitazione prima in massa e poi ai panetti, il tutto a temperatura ambiente. Cuoce le sue pizze in un forno a legna ad una temperatura di 500°C per circa 60 secondi.

Piero è orgoglioso di essere riuscito a restare nella sua terra e di averlo fatto aprendo una sua attività con sudore e sacrifici. Oggi continua a lavorare sodo per migliorare sé stesso e la sua pizza, sempre supportato da sua moglie, che gli ha regalato anche un bellissimo bambino, che magari in futuro. …continua sulle nostre pagine!

(Concetta Cuozzo)