Dal sito di Santa Gada emerge anche una grande vasca di laterizi e un ampio settore di produzione con fornaci e pithoi
“Individuato, soprattutto, un luogo di culto databile tra fine V e inizi III sec. a.C., dedicato ad una divinità femminile, con riti di passaggio ed elementi connessi alla fertilità.
I votivi, coroplastici e ceramici, documentano uno straordinario spaccato dei culti di una comunità che tra la fine del VI e l’età ellenistica occupa i pianori di S. Gada.”
Fonte e articolo completo: Gazzetta del Sud