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“Lettera dal letto Covid dell’Annunziata: Aprite gli occhi, l’incubo non è finito…!”

Riceviamo le parole della nostra lettrice, alla quale vanno i nostri migliori auguri di una pronta guarigione:

 

 

Ebbene si, rieccoci nell’incubo. Stavolta ci sono dentro tra capo e collo. Non sono riuscita a difendermi dal virus che gli stolti, i soliti stolti di sempre, considerano ormai sconfitto. E invece miei cari, il virus si prende beffa di voi, e di noi, che ancora lo temiamo e nonostante tutte le precauzioni (mascherine, distanziamento, igiene) ci ha raggiunto.

E non doveva, no, perchè sarebbe stato più logico che non attecchisse dal momento che ho fatto le tre dosi di vaccino, con sofferenza perche hanno scaturito molte reazioni avverse. E mentre voi, cari incoscienti siete tornati alla vita più che normale, attaccati ai soldi e beni materiali ed effimeri di questa esistenza terrena, cattivi più di prima, esiste un mondo parallelo che voglio e devo documentare.

Un mondo dove i medici tornano a non respirare, si, donano anima e corpo, in modo piu che religioso ed umano, regalando amore incondizionato, muniti di una forza da leoni che non deve essere solo elogiata ma soprattutto RISPETTATA.

Voglio ringraziare in primis la mia adorata e ormai sorella acquisita Dottoressa Ivana Greco che in questi giorni orribili mi è stata vicino con il cuore immenso che il buon Dio le ha donato. Aggiungo tutti i suoi colleghi, soprattutto Donne, che portano avanti il reparto Covid dell’ospedale di Cosenza con dignitá e professionalita di altissimo livello. Mai ci hanno fatto sentire appestati, nessuno di loro. Così anche i Dottori Scrivano, Cesario, Marafioti, le Dottoresse De Paola e Sinopoli.

Aggiungo gli infermieri tutti, gli oss, e i ragazzi delle ambulanze, tutti di una affettuosita ineguagliabile, il mio nuovo amico nonche collega di Covid Ercole, che con i suoi 80 anni portati più che bene mi ha aiutato distraendomi con eruditi racconti storici della nostra bella Cosenza, oggi ammalata, ferita, sanguinante, in una realtà parallela a quella del menefreghismo sfrenato, del ‘no chalance’, mentre in pronto soccorso si affollano sempre piu le ambulanze e si soffre, e si stringono i denti per resistere.

Io ce l’ho con il governo dei “Draghi” cattivi che col sorriso perfido e gli occhi gelidi del demonio sta portando per mano i perduti verso la loro fine. Ho rabbia perche noi non facciamo parte di questi perduti, noi siamo stati più che attenti al punto che ci prendevano anche in giro per l’essere ancora con le mascherine, in ascensore, ed anche all’aperto.

Sono in pneumologia, e prego la Madonna delle Grazie di concederci a tutti la Grazia della guarigione, a noi del fisico, agli altri anche dell’animo. Signore, aiutaci. Le Usca non hanno ottenuto il rinnovo del contratto dal primo luglio. Gli stolti, i professionisti della politica, hanno ritenuto inutile la presenza di un’organizzazione troppo perfetta e utile alla popolazione che garantiva assistenza domiciliare ed evitava di intasare e mandare in tilt gli ospedali. Non è giusto niente di tutto questo. L’Asp di Cosenza provveda al più presto a sbloccare i loro contratti. Siamo all’inizio della nostra fine.

Rita