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Lettere 2.0: “90 minuti di efficienza che hanno fatto sì che potessi rinascere un’altra volta”

Riceviamo le parole del nostro lettore Rodolfo:

 

 

“Sono trascorsi ormai quindici giorni dal mio ricovero in ospedale per un infarto miocardico acuto e ora mi ritrovo, fortunatamente, a poter ricordare gli attimi di panico che ho vissuto nel mio intimo oscillante tra la vita e la morte.

Quel senso di oppressione al petto lo porterò sempre nella memoria insieme ad un carico di riconoscenza per tutto ciò che oggi mi permette di buttare giù queste quattro righe di ringraziamento.

Infatti i miei sessantaquattro anni mi hanno regalato il giorno più fausto della vita perché si è realizzato quel mosaico di fortunati eventi che hanno fatto la distinzione vitale.

Fortuna nell’avere realizzato immediatamente che il mio fisico stava andando in sofferenza, fortuna di avere avuto la mia compagna al fianco, il tragitto con scarso traffico nonostante fossero le otto di mattina, l’aver trovato il parcheggio di fronte al pronto soccorso e infine di essermi affidato al pronto soccorso del tanto vituperato Ospedale dell’Annunziata.

Eppure proprio lì ho avuto modo di sentirmi fisicamente preso in carico, fin dal primo momento, e attenzionato in modo altamente professionale.

Dal mio ingresso fino alla fine dell’intervento per angioplastica e stent, novanta minuti di efficienza e velocità, di competenza e di passione che avverti nelle parole di quanti ti prendono in cura.

La mia personale esperienza mi fa dire che cardiologia interventistica è veramente una eccellenza sotto tutti i punti di vista, un tesoro di cui dovere essere fieri e da conservare in uno scrigno.

Un ringraziamento speciale al Dottore Battista che mi ha accompagnato per tutto il decorso dell’intervento e che, in un lasso di tempo brevissimo, insieme a tutto il suo staff, ha fatto si che potessi rinascere un’altra volta.

Tutto ciò sembra fantascienza e invece è successo a me, a Cosenza, all’Ospedale dell’Annunziata!”

Rodolfo Berardini