Riceviamo il racconto della nostra lettrice Maria:
Salve, vorrei raccontare la mia esperienza presso l’ospedale di Cosenza.
Il tredici agosto sono corsa in pronto soccorso e devo dire: esperienza da dimenticare. Sembrava un vero film horror (non per colpa del personale sanitario. Pochissime unità per un ospedale che copre gran parte del territorio. Ma per colpa di una politica che ha tagliato lì dove probabilmente doveva aggiungere).
Gente buttata lì da ore, giorni. Molti estenuati dall’attesa tornavano a casa, senza nemmeno essere visitati…!
Alla fine, dopo ore di attesa, finalmente troviamo un infermiere di San Giovanni in Fiore che il 13 agosto faceva la notte. Ha capito la gravità della cosa ed ha preso in mano la situazione. Da lì il giorno dopo vengo trasferita in reparto e iniziano le mie lunghe giornate presso la Gastroenterologia.
In reparto è stato tutto diverso, ho incontrato dei veri angeli che mi hanno accompagnata e assistita a 360° durante la mia degenza. Mi sono sentita a casa, al sicuro.
La Gastro di Cosenza è composta da un team eccezionale, tutti fanno il proprio lavoro per devozione e con amore, si respira nell’aria. L’attenzione al paziente è alla base di tutto.
Volevo ringraziare per prima cosa un grande professionista, eccellenza calabrese, il dott. Francesco Rettura. Persona scrupolosa, attenta, a disposizione di tutti i pazienti.
La dottoressa Fabiano per l’attenzione e la professionalità data.
Poi volevo ringraziare Luca, Pina, Sonia, Rosa, Francesco, Luigi, Mariella, Ciro, Benedetto e Maria, la fantastica caposala. Chiedo scusa se dimentico qualcuno ma siete stati tutti preziosi. Questo è l’esempio della vera sanità, questo è quello che succede se si ama e si crede in ciò che si fa.
La sanità pubblica è la colonna portante della società, in Italia, ma soprattutto qui al Sud va sempre peggio per colpa della politica, che pensa solo ad arricchire le proprie tasche. Ci stanno proiettando verso una sanità privata ed è proprio qui che bisogna fermarsi a pensare prima di scegliere chi mandare al potere.
Grazie mille
Maria Giannotta