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Lettere 2.0: “Da 4 anni dormo vestita per abbreviare i tempi per soccorrere mia figlia”

Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Stefania, inviata via mail al Governatore della nostra Regione:

 

 

Caro Presidente Occhiuto,
sono la mamma di Domanico Melissa, la bambina di Parenti che lo scorso 5 novembre ha rischiato la vita; sono quella mamma che ha attraversato la Calabria andando a Mesuraca pur di farmi ascoltare da lei; sono quella mamma che dorme da 4 anni vestita per abbreviare i tempi per soccorrere Mia Figlia; sono la stessa mamma che sta chiedendo al mio sindaco di spingere per avere un po’ di ascolto da lei…

Sono quella mamma che si sta battendo per avere un pronto intervento aperto nelle vicinanze; sono quella mamma che sta cercando a spese dei cittadini di poter avere un primo soccorso, un’ambulanza nella nostra valle di lacrime…e non del savuto….

Sono quella stessa mamma che ha chiesto aiuto a tutti….

Ora sono stanca. Oggi, a distanza di 6 mesi, la nostra ennesima avventura. Io sono di nuovo in ospedale e per arrivarci ho chiamato i soccorsi alle ore 5.26 del mattino, la guardia medica ha allertato il 118 che arrivando vicino a casa, con la strada che ci ritroviamo, ha rotto l’ambulanza…

Hanno dovuto chiedere un altro mezzo, ho dovuto mettere mia figlia di 4 anni in una macchina, rischiando che crollasse la saturazione, per portarla all’ambulanza rotta…

Abbiamo dovuto affrontare quella che si chiama autostrada ma che in realtà è solo un cantiere senza capo né coda…

Le sto scrivendo da un letto di ospedale dove mia figlia sta riposando, per i suoi diritti e i diritti di tutti: LA SALUTE….

Sono arrivata in PS a Cosenza alle ore 7.45. Non è ammissibile ciò, non è possibile, sono stanca delle sue promesse, è ora dei fatti.

Dov’è lei Sig. Presidente? Dov’è la sanità che ci sta promettendo, dov’è??? Esigo risposte, no CHIACCHERE! QUELLE SI MANGIANO A CARNEVALE …E LA FESTA È PASSATA.

BUONA GIORNATA

Abbate Stefania