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Lettere 2.0: “Mia nonna lasciata in una barella, senza assistenza.”

Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:

 

 

“Oggi voglio che tutti vengano a conoscenza del nostro ospedale che non va a migliorare, ma, solo a peggiorare.

Domenica mia nonna ha avuto un ictus celebrale molto grave.

Come da istinto chiamiamo un’ambulanza per farci aiutare.

Dopo pochissimo tempo arriva a domicilio, all’interno un’infermiera molto professionale e disponibilissima al massimo anche con noi familiari, ma purtroppo senza medico.

La corsa in ospedale. Da lì, il buio più totale.

Mia nonna lasciata in una barella, senza assistenza, senza che venga cambiata.

Ci hanno presi in giro dicendoci che avrebbero provveduto nel pulirla e cambiarle il pigiama da parte degli OSS (se così si possono chiamare).

Dopo 8 ore al cambio guardia, la troviamo più sporca di prima, con un ago cannula in più al braccio paralizzato (non hanno visto che già ne aveva uno anche se non serviva ugualmente, visto che le cure sono un optional per loro) e buttata senza nessuna umanità.

Non si può parlare con un medico, la guardia alla porta non fa entrare per assisterla.

Mia nonna non mangia e non beve da ormai 4 giorni e sappiamo benissimo che una persona anziana non può resistere a lungo senza tutto ciò.

Dicono che non ci siano posti in reparto ma mia nonna, così come tutte le nostre nonne, mamme, zie, non possono sostare nel corridoio, ammassati, immischiati con persone che arrivano con il virus e li mettono tutti insieme per farli infettare apposta.

Siamo nelle mani di “MACELLAI” non di medici.

Facciamoci sentire perché un giorno o l’altro anche noi o qualcuno dei nostri cari, purtroppo, avrà bisogno del pronto soccorso. E non possiamo rischiare di morire, abbiamo solo una vita.

Siamo umani non siamo oggetti!

Vergogna!

Quanto degrado in questo ospedale!”

(Lettera firmata)