Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“Quale scuola scegliere? Domanda alquanto ‘difficile’ per un genitore. Diversi sono i criteri che si dovrebbero valutare quando si sceglie una scuola elementare. Resta il fatto che si parla di bambini, ognuno con necessità diverse.
La prima impressione all’uscita, dalla giornata ‘open day’, è quella che conta più di tutte. Un dirigente attivo, aperto agli studenti e ai genitori, che concentra il discorso sui bambini, sul rapporto con la famiglia, crea fiducia nella scelta della struttura.
Ho scelto questa scuola per mio figlio, perché ho creduto possibile l’inserimento e l’integrazione nel nuovo ambiente come del resto altri genitori. Di certo nessuno era preparato all’imminente cambiamento pandemico che avrebbe stravolto la nostra vita quotidianità. Eppure, i nostri eroi ce l’hanno fatta, adattandosi a tutto ciò che veniva richiesto.
Oggi però per fortuna le cose sono migliorate, mentre in ogni cosa si cerca la normalità, la scuola non è riuscita a trovare la strada del ritorno. Ci si ritrova in una struttura dove i bambini devono rinunciare a tutto. Niente sala di refezione scolastica dove potere consumare il pasto, niente aule di laboratorio, niente palestra, niente pre-post scuola.
Tutto completamente sostituito in aule, mentre in stato di emergenza covid dileguava il distanziamento, ogni singola stanza si riempiva di nuove iscrizioni. La scuola non è un’azienda.
I nostri bambini trascorrono parte del loro tempo in un’unica classe, chiamata aula per molti di noi, chiamata Vita per me.
La storia che è stata raccontata, oggi è tutt’altra realtà. Quindi ritengo sia giusto che reclamino ciò che è un diritto. Sopratutto per i bambini che frequentano il tempo pieno.
Auspico alla dirigente in carica da pochi giorni un buon lavoro. La scuola è vissuta dai bambini e scegliendo di migliorare laddove sia possibile, tutti ne possono beneficiare.
Inoltre vorrei fare un appello alle insegnanti: «Lungi da ognuno di noi risultare genitori che si permettono di giudicare con molta disinvoltura la vostra professionalità», semmai dovrebbe nascere interesse a conoscere paure e aspettative delle famiglie, con partecipazione attiva. La fiducia riposta in voi non è da poco. Ogni giorno vi affidiamo i nostri bambini.
Concludo dicendo che non vogliamo sostituirci né alla dirigenza né agli insegnanti, è solo un appello affinché le cose possano migliore, lo stato di emergenza è fortunatamente passato.
Buona scuola a tutti.“
A.B. Scuola Stancati Rende