La società è stata condannata dal Tribunale di Cosenza a risarcire con una cifra milionaria gli eredi del lavoratore deceduto
“Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe respirato fibre di amianto per oltre trent’anni nella sede delle ferrovie della Calabria dove trascorreva, quale operaio intere giornate all’interno di locali privi di aspiratori delle polveri e senza ricambio d’aria.”
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria