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Riceviamo: “Le nostre attività continuano a chiudere per colpa dello stato”

Riceviamo lo sfogo di Letizia, una nostra lettrice …e giovane imprenditrice:

 

 

“Questo pomeriggio voglio fare una riflessione seria:

Ho letto poco fa un post di una attività del nostro Savuto che purtroppo chiude. Ovviamente non entro nel merito della loro sicuramente sofferta decisione, ma vi giuro che mi sale un misto di rabbia e tristezza per cose del genere.

Anch’io, o meglio, anche la mia famiglia ha una piccola azienda e so quanta difficoltà si vive quotidianamente per far fronte alle scadenze, alle tasse da estorsione legalizzata che uno Stato mafioso ci costringe a pagare.

Anche noi abbiamo avuto difficoltà, che con sacrificio e soprattutto con la guida di un capofamiglia con i controcoglioni, che ogni giorno ci insegna cosa voglia dire saper vivere, proviamo a superare.

Vorrei oggi invitarvi alla riflessione, siamo bravi a scendere in piazza se l’Italia non si qualifica ai mondiali, ci incazziamo come dannati per due centesimi di sacchetto per la frutta, poi ci tolgono la dignità e nessuno ha il coraggio di ribellarsi.

Io vi prego, smettiamola di subire e riprendiamoci ciò che ci appartiene di diritto.

Sono stanca, mi sento sola in queste mie folli battaglie contro i mulini a vento, ma insieme tutto assume un valore diverso.

Gaber diceva che la coscienza è come l’organo sessuale, o fa nascere l’amore o fa pisciare.

E voi? Voi da che parte state?”

 

(Letizia)