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Arriva a Cosenza il “Car Sharing Universitario”

Già più di 2500 persone tra la Magna Graecia e l’Unical viaggiano gratuitamente

 

 

Chi dice che la Calabria è morta e perde tutti i suoi giovani, forse si sbaglia. Viviamo in un periodo storico così particolare che non si può che ripartire dall’università, dalla formazione e dalla condivisione di idee. Sarà questo che ha spinto Luca a creare il car sharing, piattaforma totalmente gratuita per offrire e cercare passaggi.

“Ero alla fermata del bus e non passava mai”, ci racconta in una breve intervista, “avevo una lezione importante e mi stavo innervosendo. Vedevo giovani solitari in macchina e tante persone insieme a me ad aspettare. A quel punto mi è scattata la molla e ho creato un gruppo Facebook!”.

Lui, studente di Giurisprudenza, cosentino ma fuori sede a Catanzaro, non si aspettava questi risultati, credendo che finisse come una battuta e un gioco con la propria ragazza.

A distanza di un anno, invece, più di 1500 persone hanno iniziato ad offrire gratuitamente passaggi a colleghi e amici. Le criticità per Germaneto sono molte e tanti hanno preso la palla al balzo. Il funzionamento è regolato in modo semplice e immediato, basta pubblicare un post con un “CERCO” o un “OFFRO” ed è fatta.

“L’idea è quella di ridurre le macchine in circolazione, quindi consumi e inquinamento. L’idea è quella di non lucrare sui biglietti dei bus. L’idea è quella di credere nelle persone, invece di averne paura. L’idea è vincere l’odio degl’ultimi anni, credendo nelle persone, nel prossimo, offrendo in modo TOTALMENTE GRATUITO un aiuto sotto forma di passaggio.”
Ci racconta che il compenso può essere un semplice sorriso o un grazie, a volte anche una colazione pagata, ma tutto in maniera totalmente spontanea.

Adesso è arrivato il momento di crescere e di migliorare dal punto di vista della sicurezza e della praticità.
Luca ha da poco lanciato questo servizio all’Unical creando un nuovo gruppo “Car sharing Unical” e ci racconta “essendo uno studente non ho molti fondi a disposizione e per il momento cerco di usare strumenti accessibili! Abbiamo un piccolo progetto di fare un sito web e un’app ma abbiamo bisogno di sponsor e aiuto.” … e scherza: “Chissà, magari mi aiutate a trovare imprenditori interessati!”.

Insomma, mentre la politica locale e nazionale si chiede dove sbattere la testa, ci sono studenti che si organizzano tra loro, nuove generazioni che portano avanti progetti sempre più tecnologici, frutto di esperienze all’estero e di contatti diretti con la share economy.

“Non è vero che il Sud è morto, Il sud ha l’orgoglio e la voglia di rialzarsi e crediamo davvero di potercela fare!”

 

Qui il link al Gruppo Facebook: Car Sharing Unical