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Come funziona il cloud gaming e le principali piattaforme disponibili

Tra i tanti trend del 2021 rientra anche e soprattutto il cloud gaming.

 

 

Di cosa si tratta? Di un servizio online che, attraverso server remoti, esegue videogiochi e li trasmette sul dispositivo di un utente. Si tratta di un processo che in qualche modo ricorda, ma con le necessarie differenze, le slot machine su piattaforme digitali. Le società che hanno intenzione di investire risorse notevoli nel settore del cloud gaming sono sempre di più, e non è un caso se nell’ultimo anno i servizi di cloud gaming sono aumentati a dismisura. Quando hai in mano un servizio di cloud gaming, sai di avere in mano una fetta del futuro dei videogiochi. Il fatturato di questo settore, nell’anno appena concluso, ha raggiunto la cifra record di 1,23 miliardi di dollari. Le previsioni per i prossimi 5 anni, tuttavia, sono impressionanti. Attraverso diversi studi effettuati, infatti, si è arrivati a pensare che entro il 2026 si arriverà alla cifra monstre di 13,5 miliardi di dollari.

Molte delle offerte che sono state messe a disposizione degli utenti nell’ultimo anno non sono ancora disponibili nel nostro paese, tanto da concentrarsi, momentaneamente, solo sul territorio americano. Anche riuscendo ad ottenerli, andremo a combattere e ad infervorarci con problemi di connessione fastidiosi, per i quali il gioco non vale la candela. Parliamo di Shadow, Vortex e Boosteroid, servizi in voga negli Stati Uniti ma ancora non disponibili in Europa. In Italia, le migliori prestazioni ci vengono fornite da Google Stadia, un servizio di cloud gaming che, nonostante la cancellazione di vari progetti, ha messo a disposizione un’esperienza di cloud piuttosto funzionale ed avanzata. In Europa Google Stadia non sembra avere rivali, si tratta certamente del miglior cloud gaming in circolazione.

Ciò che fa discutere è la poca convenienza, derivante dall’idea di acquistare giochi a prezzo pieno per poi utilizzarli solo ed esclusivamente in streaming. In questo senso, i dubbi sulla scarsa convenienza sono stati più o meno messi da parte nel momento in cui c’è stato un considerevole aumento dei saldi e delle offerte messe a disposizione degli utenti. Il servizio di cloud gaming che si avvicina maggiormente a Google Stadia è certamente Nvidia GeForce Now, il quale garantisce un’esperienza piuttosto positiva. Anche qui, i dubbi vengono mossi dal fatto che, anche una volta che viene pagato l’abbonamento, vi è solamente la possibilità di utilizzare giochi standard.

L’offerta più ricca ed interessante è certamente messa a disposizione da Xbox Game Pass, che offre all’utente la possibilità di accedere a più di 300 giochi sul catalogo di oltre 500 titoli presenti, tra cui giochi molto recenti. Nel 2021, oltre ad aver ampliato la fruibilità ai dispositivi Ios e Mac, Microsoft ha puntato tantissimo sullo sviluppo dell’infrastruttura server. Un progetto potenzialmente gigantesco è quello offerto da Playstation Now, che, dopo essere stata tra le prime ad essersi mossa nel settore del cloud gaming, non è riuscita a rispettare le aspettative che si erano create. Il catalogo si muove piuttosto a rilento, le evoluzioni apportate al servizio, che in questo modo resta fermo, sono decisamente poche.