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“Io, malata oncologica, a Cosenza destinata a morire d’attesa. A Catanzaro accolta come una Principessa”

Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Bruna:


Buongiorno, vorrei pubblicare un ringraziamento per il servizio eccellente che ho ricevuto ieri mattina all’ Ospedale Pugliese di Catanzaro.

Sono una malata oncologica già operata, anni fa, a Napoli per un tumore maligno. Sono stata sottoposta a chemioterapia e radioterapia. Qualche giorno fa, ho scoperto altri 2 noduli, uno all’ascella sinistra ed uno al seno destro.

Mi sono prenotata all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza per una visita senologica, ma mi hanno dato appuntamentoper il 30 maggio.
Un’attesa di 40 giorni che non potevo permettermi. Ho chiamato l’Ospedale Universitario Pugliese di Catanzaro, con grande apprensione, giovedì alle ore 16:00, con impegnativa urgente, e la mattina successiva, il 19/04/2024, sono stata visitata.

Affrontando un viaggio che mi ha accompagnato con pioggia e vento, ieri mattina sono stata accolta dal Dottore Salvatore Veltri, che con grande disponibilità, umanità e professionalità, mi ha visitato, occupandosi di sottopormi a Mammografia, Ecomammaria e Ago aspirato, che ha effettuato, personalmente il Primario, Dottore Bertucci.

Alla fine mi hanno offerto pure dei pasticcini, per consolarmi. Chiedo al nostro Governatore Roberto Occhiuto: perché a Cosenza il malato oncologico è destinato a morire di attesa ed all’Ospedale Pugliese il malato viene trattato con rispetto e amore???

Esigo una risposta, perché non so quanto mi rimane da vivere…

Con il Dottore Salvatore Veltri e con il Primario Dottore Bertucci, dell’ Ospedale Pugliese, mi sono sentita a casa mia, il loro sorriso ed il loro abbraccio, mi hanno restituito la mia dignità di essere umana.

Caro Presidente Roberto Occhiuto, se al mio posto ci fosse stata sua mamma, sua moglie o sua sorella, avrebbero avuto lo stesso trattamento. Io da semplice malata “oncologica”, senza raccomandazioni, sono stata trattata come una Principessa. Tenga almeno conto che esistono Professionisti come il Dottore Salvatore Veltri ed il Primario, Direttore Dottore Bertucci, che lavorano mettendosi al servizio del malato e non al servizio del politico di turno.

Le auguro una splendida carriera politica, noi malati evidentemente siamo solo cittadini di serie B…

Bruna Cervo