Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice che ci chiede di diffondere il suo stato d’animo, restando anonima:
“Sono otto anni che ho lavorato in nero. Finalmente sono riuscita ad ottenere un contratto determinato nel quale è specificato che dovrei lavorare 5 ore al giorno, ma naturalmente ne lavoro 9. Senza alcun altro diritto, come ad esempio 13ª o 14ª.
Faccio di tutto in questo luogo, tutte le mansioni, ben oltre ciò che mi compete, ma non ricevo mai un aumento. Per questo i ragazzi non hanno voglia di lavorare. Io ho 27 anni e lavoro da quando ne avevo 16. Per riuscire a mettere in tasca qualcosina in più vado anche a fare le pulizie di sabato e domenica.
Purtroppo non posso ribellarmi e rimanere senza un lavoro, perché devo pagare un affitto ed ho una macchina… e non posso permettermi di stare a casa, neanche un giorno, anche perché la mia famiglia non ha possibilità di aiutarmi.
Poi dicono che i ragazzi non hanno voglia di lavorare. Veniamo quotidianamente sfruttati, così è normale che uno preferisce stare a casa. Naturalmente vale per chi ha un aiuto economico da parte dei genitori. Io purtroppo non ho nessun aiuto e non posso permettermelo.
Scusate lo sfogo… e spero che voi imprenditori riusciate a mettervi una mano sulla coscienza. Non siamo animali. Siamo persone anche noi…“
(Lettera firmata)