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Oggi a Diamante si festeggia il culto della Madonna del mare

“Protettrice dei Mari”

Come ogni anno, l’usanza vuole che venga scesa a mare da parte della popolazione, per poi essere portata sul gozzo (piccola barca usata per la pesca).

Riceviamo dall’amico Salvatore:
“Quand’ero piccolo, ricordo ancora come se fosse oggi che, la sera prima, tant’era grande l’emozione che provavo, che addirittura non dormivo neanche, eccitato dal solo pensiero di quella splendida festa che si sarebbe tenuta il giorno dopo.
Era l’evento più sentito ed atteso da parte di tutta la popolazione.
Ricordo, che erano tantissime le barche che facevano tragitto sul mare, da un capo all’altra della costa, tutte addobbate a festa, in occasione di quell’importante e Sacro evento.

Ogni marinaio si sentiva chiamato in causa e partecipe in prima persona alla buona riuscita della festa, tra cui mio nonno Corrado. Era meticoloso nei preparativi, come lo erano d’altronde i marinai e la popolazione tutta.
Il culto della Beata Vergine è molto sentito a Diamante, lo vediamo anche nella festa patronale del 12 Agosto, culto che inizia proprio dopo che un bastimento, trasportante la statua della Stessa in Sicilia, si bloccò misteriosamente proprio davanti il paese, non volendo più andar via.
Portata in Chiesa, ci si accorse, che aveva le mani accostate al petto, con le dita indicanti tre piaghe dalle quali ci avrebbe protetto.
È davvero imbarazzante e mi piange il cuore vederla come accade oramai da anni, districarsi in mezzo a quei blocchi di sassi e di cemento. Spero possa perdonarci tutti.”

“..Un giorno lontano,lontano, una nave si affacciò all’infinito orizzonte; la prua era verso la Sicilia, ma giunta dirimpetto vicino lo Scario,si appesantì fermandosi di colpo e il mare si agitò fortemente da far tremare le vene e i polsi al vecchio capitano della nave. L’equipaggio si allarmò parimenti e obbligò il nocchiere a puntare la prua verso la riva. Ciò fatto, il mare procelloso si placò d’incanto ed il prezioso carico della Madonna destinato in Sicilia, si rese agile come una foglia, segno palese che la Vergine santa voleva restare effettivamente in questo paese”. – “L’ immacolata venuta dal mare” di Enzo Monaco