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“Sono la ragazza degli appelli del sangue. Grazie a più di cento donatori sono ancora viva”

Riceviamo la meravigliosa lettera di Paola:

 

 

Estremamente orgogliosi dei nostri lettori …riceviamo le bellissime parole della 38enne cosentina Paola Martire, per la quale nei giorni scorsi abbiamo diffuso un appello urgente di emergenza sangue. Ecco la sua lettera:

 

Ieri sera alle 22:30 era una settimana…

Mi si addormentava la mano, poi diventava di velluto, poi il viso, poi non riuscivo più a parlare. Catapultata in ospedale in cinque minuti, da giovane ragazza un po’ esaurita, a paziente.

Una malattia rara. La porpora trombotica trombocitopenica (PTT o sindrome di Moschcowitz). Me la sono beccata io… Ho sempre pensato che prima o poi mi sarebbe accaduto qualcosa di inaspettato ed ora so cos’è. Era lì dietro l’angolo, ad un solo minuto accompagnato da un pizzico di tachicardia.

Straordinariamente ho potuto ricredermi sul valore dei nostri medici e del nostro ospedale che mi hanno salvato la vita. Con l’aiuto, come la chiama il professore Marino, della lavatrice che pulisce il mio sangue e lo rimette a posto.

Grazie a questo sono ancora viva. Grazie a più di cento donatori fino ad oggi. Per favore se potete donare, fatelo!!! Io l’avevo fatto circa tre volte e non potrò farlo mai più. Come non potrò fare più tante cose, ma sono ancora qui e posso scrivervi questa storia, nella speranza che sia d’aiuto o d’insegnamento a qualcuno, e se posso… è grazie a più di cento sacche trasfuse nel mio corpo.

Dei momenti non sento niente, dei momenti è una tortura, ma resta comunque una meravigliosa tortura, la lavatrice, grazie alla quale oggi sono qui. Senza quelle sacche trasfuse oggi sarei morta…

Vorrei darvi anche dei consigli. Se avete mal di testa fate le analisi, non prendete oki. Se fate la pipì scura, fate le analisi, non pensate sia il vino rosso bevuto la sera prima, come ho fatto io. Se siete stanchi riposate, andare sempre a mille non vi porterà da nessuna parte. Non voglio sembrare presuntuosa, è solo un consiglio spassionato da sopravvissuta. Sono stata fortunata ma poteva andare diversamente se non avessi avuto sintomi e mi fossi addormentata.

Ringrazio infinitamente i dottori del centro trasfusionale dell’ospedale che mi stanno curando e che hanno dimostrato di tenere ai propri pazienti come mai avrei potuto immaginare, così come il reparto di ematologia che mi ospita. Sono stata fortunata.

Commossa e con il cuore in gola per la vicinanza che hanno e continuano a dimostrare tutti i miei familiari, fratelli, fratelli acquisiti, amici, il mio amore. Grazie a voi mi sento bene e ho fiducia nel futuro. Grazie ❤

Se potete allora andate a donare. Non potrò più andare in Africa ma continuerò ovviamente ad aiutare la terra di Piero qui …e cercherò di fare lo stesso con il centro trasfusionale dell’ospedale grazie al quale tante vite come la mia vengono salvate ogni giorno…

Grazie ancora ❤

(Paola R. Martire)

Auguri ed un grande in bocca al lupo per tutto Paola…. da tutta la community Cosenza 2.0