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“Dovevo iniziare la terapia oncologica ma nessuno mi operava. Poi ho incontrato degli angeli”

Riceviamo le parole di una nostra lettrice della provincia di Cosenza:


Buongiorno,
sono una giovane malata oncologica e desidero ringraziare pubblicamente il Dott. anestesista Danilo Stagliano’, l’infermiera Francesca Stancampiano ed il primario Dott. Pantaleone Grande, dell’ospedale civile di Soverato, per le rare professionalità, accuratezza, gentilezza, umanità, competenza, disponibilità, nell’avermi operata di domenica mattina per l’impianto del Port al torace sotto pelle, per il passaggio delle chemio.

Ero disperata, avevo le vene bruciate, dovevo iniziare le chemio a breve e non riuscivo a trovare posto in nessun ospedale locale. Ma non appena saputo al telefono, sabato pomeriggio tardi, della mia delicata e urgente situazione di salute, il Dottore Stagliano’, senza conoscermi, non ha esitato a ricevermi e operarmi, senza formalità e col sorriso, l’indomani mattina alle 8, con l’ausilio della dolce infermiera Francesca che mi ha accudita come una bambina, e si è messo finanche a disposizione nei giorni successivi col suo numero di cellulare personale, nonostante fosse in ferie.

È doveroso, a mio avviso, lodare e menzionare, in tanti casi di cronaca sanitaria nera, quei dottori e operatori sanitari locali che non si limitano a curare il paziente ma abbracciano tutti i giorni in silenzio, con slancio genuino e spirito di abnegazione, senza clamore e spesso senza nemmeno mezzi adeguati, il giuramento di Ippocrate in tutte le sue proteiformi declinazioni, accogliendo, infondendo speranza, restituendo dignità.

Perché di questo prima di tutto noi malati abbiamo bisogno, di un cuore sensibile e generoso, oltre che di mani esperte!

Con sincera e infinita gratitudine…

Una paziente riconoscente!

(Lettera firmata)