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Lettere 2.0: “Malati oncologici – Come fa a curarsi chi non ha santi in paradiso?”

Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice:

 

E allora…. Il classico emocromo+formula, con annessi e connessi sierologici, alla diagnosi precoce, ahimè, non serve. Non ci racconta nulla. La diagnostica, viceversa, attendibile, precisa, fondamentale, è impercorribile. I tempi d’attesa sono lunghissimi. E spesso fatali.

Giorno 15 marzo 2023, la piattaforma del cup provinciale era inaccessibile. Lo è anche oggi. Ed impossibile, prenotare una semplice colonscopia. Mi sono ammalata di carcinoma ovarico sieroso di alto grado in luglio. Il mio calvario inizia giorno 29.07.2022.

Tra colleghi, familiari in ambito medico, ed una buona possibilità economica, ho cercato di organizzare i miei controlli nella maniera più opportuna. Funzionali alla mia condizione di salute complicata. Seria. Importante. Grave.

Eh ma….chi di colleghi, familiari e qualche migliaio di euro da parte non ne ha??? Ah ecco, si: muore.

Le lunghe liste di pazienti in attesa, ed il rallentamento diagnostico dei reparti oncologici, già divenuti letali, esiziali per molti durante il periodo Covid, oggi, cosa ci dicono di diverso?

Presidente Occhiuto!!!!

Il costo dell’operazione “medici cubani in Calabria” per le casse della regione sarà di circa 28 milioni di euro all’anno. Per carità, vada per Cuba, Bangkok e le Canarie, ma di avere lo specialista e non la strumentazione specialistica ……!

Che ne pensa??? Vogliamo provarci ad impedire tutte queste morti? Vogliamo, laddove possibile, fermare il cancro e lasciare le madri ed i padri ai loro figli e viceversa? Nosocomi chiusi e venduti a spiccioli per cliniche private mai venute in essere. Attrezzature non idonee. Attrezzature inesistenti. Tecnici trasferiti da destra a manca perché tanto manca il resto.

E degli istituti radiologici privati che funzionano a budget??? Budget che si esaurisce in 14 giorni… Vediamo un pò… “riusciranno i nostri eroi…” ???!!!

No. Siamo in tanti. Siamo in troppi, Occhiuto. Non riusciamo. Lei, Presidente, ha il dovere e l’obbligo di guardare negli occhi chi non vuole morire. E se mai i Suoi occhi dovessero reggere l’impatto…beh, inizi concretamente a fare gli interessi della nostra terra.

Concretamente, onestamente, ed in maniera esaustiva.

Dott.ssa Jennifer Chimenti Piscanec