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Genitori contro la riapertura delle scuole. Le lettere che stiamo ricevendo:

Tra ieri ed oggi stiamo ricevendo molte lettere di genitori preoccupati per la riapertura delle scuole:

 

 

Mi chiamo Francesca Vuono. Sono una mamma e come tante mamme sono profondamente preoccupata per l’ipotesi, che aleggia nell’aria in queste ore, di una imminente riapertura delle scuole. Consentitemi uno sfogo sincero, ma tale idea mi sembra piuttosto uno slogan politico, un puntiglio. Come auspicare un rientro in totale serenità per i nostri figli se, finora, poco è stato fatto per i trasporti e soprattutto considerando le inevitabili problematiche ancora legate alle strutture scolastiche, nonostante l’avvicendarsi di interventi e protocolli di sicurezza? Il cauto ottimismo di questi giorni non piò consentire di ripetere gli errori del passato, anzi da quelli dovremmo ripartire per evitare una terza ondata, non meno grave delle precedenti. Inutile illuderci, il virus, a dispetto degli innumerevoli negazionisti di turno, continua a diffondersi tra noi e, ahimè, siamo impotenti a sottrarci alla sua subdola natura. Docenti e studenti che protestano davanti alle scuole invocando il ritorno in presenza non sono che menti folli ben lontani dalla realtà che ci stritola … dovrebbero piuttosto essere consapevoli di cosa accade nelle terapie intensive tuttora in affanno e del numero di morti che non accenna a diminuire. Non possiamo stare inerti ma dobbiamo levare il nostro grido se davvero vogliamo impedire un futuro nefasto per le nostre creature. La scuola è per definizione un luogo di aggregazione, di socializzazione. Come immaginare un adeguato distanziamento sociale soprattutto per i più piccoli? E’ vero, la didattica a distanza ha risvolti negativi perché uno schermo non può certo trasmettere quel legame speciale che si instaura tra l’insegnante e i suoi allievi… ma non è altrettanto traumatico impedire ai nostri figli di abbracciarsi o privarsi di un sorriso per il costante e legittimo uso della mascherina, indispensabile per contenere il contagio? Del resto i nostri figli non sono immuni e potrebbero loro stessi essere portatori del virus ai danni di genitori spesso anche anziani o nei confronti dei nonni soggetti fragili e poco protetti. Non dimentichiamoci cha proprio la sospensione delle attività didattiche ha evitato una catastrofe irreversibile all’inizio della pandemia. Perciò il mio accorato appello è che prevalga il buon senso per una ripresa prudente anche in attesa che l’avanzare dell’inverno ci apra nuovi ed incerti scenari da esplorare. Confido, altresì, nella professionalità degli insegnanti che, consci della loro importante missione riusciranno anche a distanza a non abbandonare i loro allievi ed essere veicolo di emozioni, di motivazione, nonché esempio di coraggio e speranza che non si spegne neanche dinanzi alla folle corsa di un nemico invisibile.

(Francesca Vuono)

 

“Buonasera mi presento sono Spina Maria e sono mamma di un bimbo di 7 anni e una ragazza di 14 anni. Come tutte, sono molto in ansia per la riapertura delle scuole, anche perche’ non e’ un periodo bellissimo, e quindi la soluzione migliore sarebbe far scendere i contagi. Anche io vorrei vedere mio figlio felice con i suoi compagni e comunque istruito ma in alcuni casi noi mamme in ansia non veniamo considerate. La dad e’ un alternativa per adesso quindi io mi rivolgo a coloro che possono prendere decisioni in merito, di non riaprire le scuole in prossimita’ del Natale, vi scongiuro.”

(Spina Maria)

 

 

Egregio sindaco Manna siamo dei genitori di una seconda classe della scuola primaria Giuseppe Stancati, siamo rimasti basiti nell’aver letto la sua ordinanza emanata di fretta a seguito della sentenza del Tar di Catanzaro che capovolge l’ordinanza regionale stabilendo il rientro in tutte le scuole dell’infanzia e primaria della Regione Calabria sostenendo che non vi è Nesso causale tra l’aumento dei casi positivi e la didattica in presenza. Detto ciò, perché lei sostiene il contrario e non ha dato il consenso all’apertura dei tre istituti comprensivi di Rende contattando i dirigenti affinché provvedessero alla sanificazione e conseguente apertura dei loro istituti? I nostri figli sono rinchiusi in casa dal 9 novembre dunque, lei come attribuisce la causa dell’innalzamento della curva dei contaggi alla didattica in presenza? Ci mostra i documenti con i quali attesta ciò? Ci chiediamo come sia possibile che sono i tamponi del nostro comune non possono essere processati in tempi celeri mentre nei comuni limitrofi il problema non si pone. Nella scuola Stancati composta da circa 800 alunni più corpo docenti e personale ATA, In totale sono stati rilevati dal 27 settembre al 8 novembre numero 4 casi di cui due genitori e due bambini.Ora con questa percentuale così irrisoria ci spiega dove vede il pericolo nella didattica in presenza? Il pericolo invece sta nel negare ai babini la c.d. Normalità che consiste nel frequentare i loro cimpagni, avere spiegazioni non attraverso uno schermo ma in presenza con i loro insegnanti ed anche consolidare rapporti umani, pensiamo anche al loro benessere psicologico che, stando davanti ad un pc, continua ad essere messo alla prova. La preghiamo dunque di conformarsi alla decisione del suo omologo della vicina Cosenza.

(Con cordialità; Rende li, 25/12/2020 . Famiglie : Greco R., Romeo, Nasso, Veltri, Leone, Pellegrino, Alfieri, Ciardullo, Fratto, Ruffolo, Spizzirri, Federico.)

 

 

Buongiorno sono una mamma di due bimbi che frequentano la scuola del nostro territorio calabrese e non sono per niente d’accordo sull’istanza del tar che da questa mattina riapre le scuole … capisco e comprendo le famiglie che desiderano mandare i loro figli a scuola e non voglio assolutamente sindacare su questo, ognuno ha un proprio pensiero e dei bisogni che vanno rispettati ,ma non posso sentirmi costretta a doverlo fare anche io … per i miei figli non possono scegliere altri ma solo io e mio marito possiamo avere potere decisionale … eppure questa mattina per poche famiglie che hanno fatto ricorso al tar mi trovo a dover fare i conti con questa situazione…. di fronte a tale disagio chiamo al tar per avere un confronto costruttivo con chi si fosse preso la responsabilità di tale scelta di fronte a un emergenza sanitaria di tale portata e soprattutto di fronte a una sanità calabrese che purtroppo non regge più tale peso .. ma purtroppo non riesco a contattarlo … Spero vivamente che mi possa essere data possibilità di scelta